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Fai da te

Il lavoro di un team coach è ricco di metodi e strumenti. Diffidate dei facilitatori monoteisti iper-esperti in un unica metodologia: spesso non sanno muoversi al di fuori di quella.

Lo scopo è quello di progettare un processo, ad un metalivello, in cui alcune "pietre miliari" vengano raggiunte e superate. Spesso si tratta di consapevolezze in specifici ruoli aziendali. Queste si raggiungono in molti modi, ma temdemzialmente in autonomia o in cooperazione. Perchè questo avvenga, serve una richezza di technicalities: esperienze di gruppo, riflesisoni condivise, moduli su cui confrontarsi, analizzatori di dati, sturmenti informatici e tanto altro ancora. Un buon facilitatore, ha "una valigetta piena" da cui pescare lo strumento più adatto alla specifica soluzione. 

In effetti, la mia consuelnza organizzativa e direzionale produce organigrammi, mansionari, diagrammi di flusso ed altro ancora, ma per ciascuno di questi outoput, che rimangono la traccia evidente di un obiettivo raggiunto, molti tools sono stati utilizzati a supporto della capacità di facilitazione e molti risultati sono stati ottenuti. Di questi ultimi, tuttavia, non è possibile lascare traccia: decisioni, visioni, consapevolezze, sviluppi relazionali e tanto altro ancora.

Questo sito, pertanto, vi propone una serie di strumenti, che si allunga periodicamente, che potete iniziare ad utilizzare da soli.

Sarà sufficiente registrarsi ed accedere all'area utenti per consultare la lista degli strumenti e leggere in cosa consistano. Per molti di questi è possible downloadare le istruzioni di utilizzo e cimentarsi in autonomia nella propria azienda, magari sfruttandone la valenza all'interno di riunioni che normalmente tenete in azienda con varie finalità.

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Come lavoro: il Change Management

Non c’è apprendimento se non c’è cambiamento.

L’idea di dover cambiare una abitudine, un metodo o un sistema, ci mette sempre di fronte alle nostre resistenze. Le resistenze al cambiamento sono diverse da contesto a contesto, da persona a persona, da azienda ad azienda. L’innovazione o un qualsiasi correttivo da apportare alle prassi aziendali dovrà sempre confrontarsi con questa involontaria abilità.

Rispetto all’impresa, il cambiamento può essere legato a fenomeni interni quali l’introduzione di nuovi macchinari, di nuovo personale, di un nuovo responsabile ecc.; o può collegarsi a fenomeni esterni all’impresa: competizione internazionale, variazioni delle tendenze di consumo, instabilità di mercato, oscillazioni straordinarie dei prezzi delle materie prime ecc.

Questi cambiamenti possono essere subiti, cosa che avviene più frequentemente, o addirittura anticipati e comunque gestiti.

Il cambiamento più importante che un’impresa attraversa riguarda la leadership. Esso comporta variazioni nello stile direzionale, nelle priorità, nelle modalità di lavorare ed addirittura nei valori aziendali. Nel caso dell’impresa familiare, che si distingue dalle altre perché la gestione coincide con la proprietà, si vive il più difficile cambiamento durante un cambio generazionale. Di cento aziende, solo la metà supera il primo passaggio; meno di venti supererà il secondo. Il problema riguarda in quest’epoca decine di migliaia di aziende in tutta europa, tanto che la comunità europea sta definendo e valutando soluzioni per orientare e sorreggere chi è toccato da questo fenomeno. Si considera che acquisire un nuovo cliente costa circa 5-6 volte di più che mantenerne uno vecchio.

La congiuntura internazionale ed i problemi strutturali dell'economia corrente impattano drammaticamente sulla complessità del contesto. Le imprese che oggi affrontano un cambio di gestione o che comunque proseguono sulla linea familiare della proprietà devono fronteggiare sia il cambiamento generato dall’interno che quello dall’esterno. Ignorarlo è rischioso. Il cambiamento può essere valutato, progettato e gestito. È insito nel rischio d’impresa, ma è una variabile che lasciata libera di agire senza controllo può provocare più danni che fortune.

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Continuità che apprendono

Una comunità di apprendimento è un gruppo di persone, più o meno vasto, che condivide comuni valori, conoscenze ed emozioni; persone capaci di innescare comportamenti che assecondano la possibilità di imparare gli uni dagli altri.

Tali comunità sono diventate un modello per un approccio interdisciplinare alla formazione continua basato su schemi comportamentali cooperativi.

Alcuni studiosi, (p.es. McMillan, Chavis, Longworth ecc.)  spiegano che ci sono vari fattori chiave che definiscono un senso di Comunità; alcuni di questi sono:

  • adesione
  • influenza
  • soddisfacimento dei bisogni individuali
  • eventi condivisi ed emotivamente connessi.

A loro volta, questi fattori possono avere diverse accezioni.

Tali comunità generano spazi culturali propri e schemi valoriali unici.

I membri di una comunità di apprendimento sentono dunque un senso di lealtà al gruppo (appartenenza) che a sua volta alimenta in loro il desiderio di continuare a lavorare e aiutare gli altri; così facendo il loro operato condiziona la vita stessa della comunità che ancora  influenzerà egli stesso, ponendo in una condizione attiva e non solo reattiva rispetto al contesto (influenza).

Una comunità che apprende riesce a soddisfare esigenze particolari dei suoi membri, consentendo loro di esprimersi liberamente (p.es. per chiedere aiuto o informazioni specifiche), di condividere storie ed esperienze emotive (alimentando le connessioni emotive condivise).

La comunità che apprende è in un ciclo virtuoso continuativamente autoalimentato in cui scopre, genera, modifica e distrugge le conoscenze individuali e collettive.

Ogni organizzazione è composta da persone che portano con sé un bagaglio di conoscenze, personali e professionali, ed anche modi di fare, di essere e comportarsi che determinano una specifica cultura d’impresa.

Da anni, come consulente aziendale, realizzo per i miei clienti questo workshop che è preceduto da una indagine organizzativa gratuita, realizzata tramite appositi moduli da compilare in autonomia, con cui si ottengono sorprendenti informazioni sui flussi informativi aziendali e sul clima relazionale interno. Il secondo step consta di un incontro on-site con le figure chiave dell’azienda.

 

Il workshop fornisce risposte concrete su come avviare il cambiamento organizzativo e consente di innescare un processo che a macchia d’olio permea l’intera azienda e innesta il cambiamento verso una migliore prestazione.

Incipit è un intervento di consulenza organizzativa per il change management che avvia la creazione di una squadra vincente!

Un team può dirsi vincente quando raggiunge i livelli più alti di organizzazione, apprendimento, collaborazione e competenza e dunque raggiunge tutti gli obiettivi!

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Consommé

Questo è il sito di un professionista di lunga esperienza nell'area strategico-organizzativa delle Piccole e Medie Imprese nonchè nel sostegno agli enti pubblici per i processi decisionali partecipati. I due filoni di competenza sono quindi le Organizzazioni e le Comunità che Apprendono.

Offrendo un valido sostegno all'innovazione, alla partecipazione, alla gestione dei progetti ed al miglioramento della prestazione, Antonio Massari, integrato anche da collaboratori specializzati, si propone come partner dei propri clienti, pubblici e privati, nella consapevolezza che il Change Management non possa realizzarsi in tempi troppo brevi e al tempo stesso produca risultati di gran lunga più sostenibili.

Antonio Massari interviene:

  • In ambito privato su:

Strategie, Organizzazione, Processi, Relazioni interpersonali, Project Management, Internazionalizzazione, Benessere Organizzativo, Gestione d'Impresa, Progettazione e gestione di eventi.

  • In ambito pubblico e sociale su:

Processi partecipativi sul territorio, Riorganizzazione dell'ente, Project Management, Cooperazione Internazionale Istituzionale

L'approccio adottato si basa sullle metodiche della Learning Organization: coinvolgendo il personale preposto in un percorso di autopprendimento, si otterrà la risoluzione dei problemi individuati e si produrrà un'opportunità di crescita e di formazione che li rende sempre più autonomi dalla stessa consulenza.

In virtù del forte coinvolgimento delle risorse umane, gli interventi agiscono contestualmente sul clima aziendale.

 

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